Statistiche Inail gennaio 2023, aumentano le malattie professionali. UIL: È emergenza
Sono stati pubblici dall’ INAIL i dati nazionali relativi al mese di gennaio 2023 riguardanti gli infortuni sul lavoro e malattie professionali.
Da un primo confronto con il mese di gennaio 2022 si evince un calo del numero di infortuni ma con un sensibile aumento dei casi in itinere.
L’istituto, inoltre , evidenza un aumento delle patologie di origine professionale denunciate, sono state 4.756 (+44,3%)rispetto all’anno passato.
Le patologie più segnalate riguardano il sistema osteo- muscolare del tessuto connettivo, il sistema nervoso e dell’orecchio, seguite dalle patologie del sistema respiratorio e dai tumori.
Negli ultimi anni è emerso il fenomeno “tecnopratico”, favorito dalle campagne di sensibilizzazione e dai cambiamenti normativi che hanno ampliato l’elenco delle malattie riconosciute.
Il segretario della Uil di Agrigento, Gero Acquisto, in merito alla questione continua a parlare di emergenza
“Il cambiamento del mondo del lavoro richiede modelli di intervento complessi, orientati alla prevenzione primaria dei rischi occupazionali, alla protezione e promozione della salute e sicurezza sul lavoro, al miglioramento delle condizioni contrattuali d’impiego e all’assicurazione di un’adeguata risposta da parte dei sistemi sanitari ai bisogni di salute e sicurezza dei lavoratori, che nella provincia agrigentina purtroppo si fatica a mettere in pratica”, dice Acquisto.
“Occorre organizzare in modo sinergico le attività di assistenza e di vigilanza alle imprese, per garantire trasparenza, equità e uniformità dell’azione pubblica e una maggiore consapevolezza da parte dei datori di lavoro, dei rischi e delle conseguenze dovute al mancato rispetto delle norme di sicurezza, anche e soprattutto attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati per una crescita globale della cultura della sicurezza”.
La Uil di Agrigento assicura che continuerà a promuovere momenti di confronto e formazione con i lavoratori e i datori di lavoro perché “creare ambienti nei quali si svolge un lavoro sicuro, sano e gratificante può produrre migliori condizioni di salute e opportunità per i lavoratori, le loro famiglie, tutta la comunità Agrigentina e la sua economia.”
Hotspot Lampedusa: proclamato dalla UilTucs una giornata di sciopero dei professionisti e dei lavoratori
Dopo avere proclamato lo stato di agitazione, adesso è stato proclamato, per il prossimo 15 marzo lo sciopero di tutto il personale che opera all’interno dell’hotspot di Lampedusa. In una missiva indirizzata alla società Badia Grande che gestisce la struttura e per conoscenza al prefetto di Agrigento, alla Commissione di garanzia ed al questore di Agrigento, la UilTucs, ha informato che il personale non può continuare ad operare in situazioni di gravi inadempienze poste dalla stessa società.
“Le condizioni lavorative dei professionisti e degli operatori – si legge nella nota del sindacato – non sono accettabili viste le condizioni igienico sanitarie in cui sono costretti a sottostare per la massiccia presenza di immigrati”.
Bisogna ricordare che l’hotspot può contenere fino ad un massimo di 250 persone, ma con i continui arrivi, le presenze sono quasi sempre superiori al migliaio.
“Gli stessi professionisti ed operatori – si legge ancora nella nota della UilTucs – non dispongono, nemmeno, di idonee attrezzature. Dopo avere proclamato, lo scorso 20 febbraio, lo stato di agitazione nulla è stato fatto, pertanto siamo costretti a proclamare una giornata di sciopero di tutto il personale, ma rimaniamo disponibili per l’esperimento preventivo di raffreddamento e di conciliazione”.
𝐆𝐞𝐫𝐨 𝐀𝐜𝐪𝐮𝐢𝐬𝐭𝐨: “𝐈𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐀𝐠𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐚𝐬𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐫𝐢𝐥𝐞”.
Agrigento ancora una volta agli ultimi posti. Lo studio sul pil condotto dall’istituto di statistica traccia un quadro a tinte molto fosche per il territorio agrigentino. Le parole del Segretario Generale della Uil di Agrigento , Gero Acquisto: ”Commentare tutte le volte i risultati catastrofici che vedono la nostra provincia sempre inesorabilmente all’ultimo posto di qualunque classifica è a dir poco frustrante. Sicuramente la popolazione Agrigentina è in sofferenza e la realtà è sempre più complessa. Non ci resta che raschiare il barile, considerato che non si riesce a fare passi avanti. Il nostro territorio è sempre stato difficile ma siamo arrivati davvero al culmine. Mi auguro vivamente che le nuove politiche messe in atto dal governo possano invertire questo trend. La Nostra Organizzazione ha manifestato mostrando dissenso per una Italia che va a due velocità, la Sicilia, e la provincia di Agrigento in particolare, affronta un periodo nero e noi dobbiamo essere promotori del cambiamento di rotta. Non si può più attendere!”
𝐈𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚
𝐄 𝐭𝐮, 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚, 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐯𝐮𝐨𝐢 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞?
Incontro con i diplomandi del Liceo Scientifico e Linguistico "Leonardo" con l'obiettivo di migliorare le loro capacita di orientamento post diploma.
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Il reddito di cittadinanza continua a far discutere, soprattutto dopo che il governo ha fatto sapere che sarà rimodulato. Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a “Mattino Cinque News” ha sottolineato uno dei motivi per cui i percettori rifiutano i lavori proposti: "C’è un tema di lavoro povero e salari bassi. Nelle nostre sedi incontriamo lavoratori che ricevono proposte da fame sia per condizioni di lavoro sia di salario. Qualcuno non avrò voglia di rinunciare al reddito, ma sono molti quelli che lamentano proposte di salario indecente". Serve formazione e riqualificazione lavorativa - "Come Uil abbiamo sempre sostenuto che il reddito è una misura che nulla a che vedere con le politiche attive del lavoro. Cercare di dare un sostegno a chi rimane indietro non è una necessità riconosciuta solo dal nostro Paese, ma anche a livello europeo, quindi, noi siamo favorevoli. Anche perché 2/3 dei percettori del reddito di cittadinanza sono inabili al lavoro" aggiunge Pierpaolo Bombardieri, che sottolinea: " Ma le politiche attive del lavoro sono un’altra cosa. Abbiamo sempre sostenuto che sia più imporporante lavorare sulla formazione e sulla riqualificazione professionale, rendendola obbligatoria per chi riceve sussidi dallo Stato". Usare i fondi del Pnnr - "Abbiamo 3 milioni di giovani che non cercano occupazione o formazione, però, non siamo in grado “di costringerli” a fare la formazione" - spiega il segretario generale della Uil - "Dovremmo fare politiche attive incrociando la domanda delle aziende e andare a formare in quelle direzioni. Ora arrivano i fondi del Pnnr speriamo che Stato e Regioni siano in grado d'impiegarli al meglio". |
Sono quasi 160mila gli agrigentini che sono ormai iscritti all’Aire, l’anagrafe dei cittadini italiani all’estero, quasi mille in più rispetto allo scorso anno. Un aumento costante e inarrestabile. Il Segretario della Uil agrigentina, Gero Acquisto, torna sull’argomento: “Ogni anno mi ritrovo a dover esprimere indignazione perché la nostra terra riesce ad ottenere primati solo in situazioni negative. L’unica Italia che cresce demograficamente è quella che mette radici oltre confine, senza fare ritorno. La recessione amplificata dal Covid ha cancellato sogni, amplificato vulnerabilità, acuito le disuguaglianze. I nostri ragazzi vanno via con coraggio , con voglia di futuro , sicuri dell’incapacità di forgiarlo in un territorio MORTO. E’ essenziale, a mio avviso, comprendere che essere Expat delle volte è un privilegio che non tutti possono permettersi, anche perché quelli che vanno spesso fanno mestieri fuori che magari non farebbero qui in provincia , vi siete mai chiesti perché si vada via ugualmente? E’ presto detto, intanto perché i salari ad ogni modo non sono gli stessi ed in secondo luogo l’arretratezza culturale che ancora affligge i nostri piccoli paesi e le nostre piccole cittadine guardano al lavoro nel pubblico impiego come il posto fisso, quello sicuro, e invece al lavoro nel privato come il lavoro senza diritti. Dunque il punto chiave è cambiare mentalità, i nostri giovani hanno bisogno di garanzie lavorative, nel pubblico o nel privato che sia. Non si può sentire che c’è qualcuno che offre 400 euro al mese per 12 ore di lavoro al giorno. Promuovere la contrattazione collettiva delle retribuzioni è il primo passo per garantire condizioni di vita e salari minimi dignitosi. Perché in fondo l’unica cosa che spinge tutti quanti a lasciare i propri affetti è la necessità di stabilità.
La nostra Organizzazione si batte da tempo immemore per cambiamenti radicali, burocrazia snella e agevole, offerta lavorativa vera, meritocrazia e riconoscimento professionale. C’è urgenza di politiche del lavoro nuove ed efficaci. Confidiamo nel nuovo percorso intrapreso dalla politica regionale e nazionale – conclude Acquisto- affinché si passi dalle promesse ai fatti, perché i nostri giovani meritano condizioni politiche e sociali migliori.”
UIL: “Agrigento capitale degli ultimi posti”
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𝐀𝐥𝐥𝐚 𝐔𝐈𝐋 𝐝𝐢 𝐀𝐠𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐢 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐂𝐢𝐯𝐢𝐥𝐞 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐥𝐞
La Uil sempre più vicina alle persone
Stop al Precariato: Ripartiamo dal lavoro stabile e dignitoso.
Per lavoro dignitoso si intende un lavoro che sia produttivo e che assicuri un giusto reddito, che garantisca sicurezza sul luogo di lavoro e protezione sociale alle famiglie, così come prospettive di crescita personale e integrazione sociale.
Da tempo la Uil con il suo Segretario Nazionale, Pierpaolo Bombardieri, rivendica più diritti e tutele per i lavoratori a cominciare dal diritto al lavoro dignitoso. “La situazione che stiamo affrontando deve farci riflettere sul modello di lavoro attuale.
Precariato e contratti a tempo determinato la fanno da padrone.
È il momento di invertire questa tendenza: noi rivendichiamo lavoro stabile e di qualità.
Basta precariato”.
La provincia di Agrigento da tempo immemore è all’ultimo posto per qualità di vita e opportunità di lavoro.
Il Segretario della Uil di Agrigento, Gero Acquisto evidenzia la forte correlazione tra lavori sicuri e una crescita economica stabile e inclusiva.
Una prolungata mancanza di opportunità di lavoro dignitose, investimenti insufficienti e sottoconsumo portano a un’erosione del contratto sociale di base a fondamento delle società democratiche.
I giovani in età lavorativa devono avere la possibilità di pensare al loro futuro, formarsi una famiglia, acquistare una casa e non vedere la pensione come un privilegio di generazioni passate.
Attualmente avere un lavoro non è uguale ad avere un lavoro dignitoso, difatti numerosissime persone occupate vivono sotto la soglia di povertà, non riuscendo a soddisfare i propri bisogni primari”.
Conclude Acquisto:” Non è un caso se il Lavoro dignitoso è uno degli obiettivi dell’agenda 2030 e noi come Organizzazione Sindacale siamo in prima linea per raggiungere questo traguardo importantissimo ridando dignità al lavoro ed ai lavoratori.”
#Bastaprecariato
#UilAgrigento
#lavorodignitoso
#dignitàlavorativa
Quota 100 verso la chiusura: intervento della Uil di Agrigento
AVVISO “ SICILIA IN DIGITALE” - Agevolazioni per azioni di comunicazione e marketing digitale
Con DDG n. 1663 del 09/09/2021 è stato approvato l'Avviso pubblico per la concessione di contributi in conformità all’art. 12 della legge 7 agosto 1990 n. 241 ed all’art. 5 del D.Lgs n. 123/98 per la realizzazione di iniziative promozionali a sostegno dei sistemi produttivi regionali per l’anno 2021 denominato “ SICILIA IN DIGITALE” - AGEVOLAZIONI PER AZIONI DI COMUNICAZIONE E MARKETING DIGITALE
Possono beneficiare del contributo le ditte individuali, le società di capitali, le società di persone, le società cooperative , i consorzi che alla data di presentazione della domanda e fino alla erogazione del contributo pubblico abbiano i requisiti previsti dall'Avviso.
Sono agevolabili, attraverso la concessione di contributi a fondo perduto le spese sostenute per:
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• l’acquisizione di soluzioni tecnologiche, software, strumenti di analisi , servizi digitali a supporto delle azioni di comunicazione e marketing digitale.
Uil Agrigento. ”Per raddoppio 640 e ammodernamento 189 ancora ritardi. Le promesse dell’Assessore Falcone di spegnimento dei semafori solo propaganda”
La Uil di Agrigento interviene ancora una volta sul nodo strade nella nostra provincia e in particolar modo dopo la nota dell’Anas sulle strade statali 640 e 189, due arterie fondamentali per gli agrigentini per raggiungere Palermo e Catania, che comunque ancora una volta per l’apertura al traffico segnano una costante: ritardi e contenziosi che di fatto non agevolano la chiusura dei lavori.
“Dobbiamo constatare ancora una volta che sui lavori di raddoppio della ss.640 l’Agrigento-Caltanissetta e l’ammodernamento della ss.189, o meglio del tratto della ss.121 Bolognetta-Bivio Manganaro, i tempi si allungheranno e purtroppo non è una novità.
Adesso, dalle ultime note Anas e le dichiarazioni dell’Assessore alle infrastrutture Falcone si parla di 2019 per la prima arteria e 2020 per la seconda, notizie che non ci confortano.
E’ vero che leggiamo che l’Anas ha comminato dellE sanzioni alla società appaltatrice (la Cmc), ma questo non allevia il disagio che purtroppo permane; oggi l’Assessore Falcone ha rassicurato che il tratto Canicattì-Caltanissetta, il secondo tratto dell’autostrada, sarà completato a fine novembre ma noi restiamo scettici e speriamo ancora una volta di non dovere sollecitare l’ennesimo ritardo.
In pratica, se tutto va bene, per completare la ss. 640, e il successivo raccordo per l’imbocco autostradale per Catania e Palermo, si dovrà attendere l’estate 2019, ergo quasi un altro anno di supplizio e danni economici e sociali per i cittadini agrigentini.
Sulla ss. 189 (un altro autentico supplizio per tanti cittadini agrigentini) si aspetta, adesso, la perizia di variante tecnica presso la direzione Anas di Roma, ergo anche qui, bene che vada, l’apertura al traffico viene programmata fra 18 mesi.
L’unica notizia positiva sembra essere quella che prevede pian piano l’apertura dei tratti in costruzione.
L’accelerazione che aveva assicurato l’Assessore Falcone, con lo spegnimento di tutti i semafori entro fine anno, è una promessa che oggi sembra un miraggio.
Ecco perché restiamo fortemente insofferenti e preoccupati per una situazione viaria che ha portato a ritardi e inadempienze che non possono essere accettate supinamente, perché il nostro territorio subisce un’emergenza dietro l’altra e il tessuto viario in questo stato provoca disagi di tutti i tipi.
Non escludiamo di mettere in moto delle azioni eclatanti per dare certezza ai tempi di apertura, perché vediamo totale disinteresse da parte di molti amministratori locali e parlamentari agrigentini che (e non riusciamo a capire come mai) non fanno squadra con gli strumenti in loro possesso per sollecitare Governo, Anas e ditte a rispettare i tempi che si dilatano sempre come un film visto e rivisto che non ha mai una degna conclusione.”
Il Sistema dei SERVIZI UIL è la struttura integrata di coordinamento dei servizi di cui la UIL si è dotata per offrire alle persone efficaci forme di assistenza e tutela sempre più adeguate e rispondenti alle diverse istanze sociali.
La UIL vuole rendere sempre più fruibili sia i servizi che già da decenni vengono offerti alle persone e delle loro famiglie, sia i nuovi servizi mettendo a disposizione competenze e la professionalità.
In una società sempre meno attenta all’ascolto e alla risoluzione dei problemi delle persone il Sistema dei SERVIZI UIL costituisce un centro nel quale operano, in modo sinergico con le categorie della UIL, diversi soggetti quali l’Adoc, il CAF UIL , il Patronato ITAL UIL, l’Uniat, l’Arcadia Concilia, il servizio Mobbing & Stalking, APL
Il Sistema dei SERVIZI UIL dispone di una capillare rete di sportelli dislocati su tutto il territorio nazionale e all’estero in grado di offrire informazioni, consulenze e tutela amministrativa e legale in materia assistenziale, previdenziale, fiscale, abitativa e dei diritti del consumatore.